Gli impianti idraulici rappresentano una parte fondamentale dell’impiantistica domestica; mantenerli in perfetta efficienza , oltre a consentire la realizzazione di ambienti sicuri dal punto di vista igienico-sanitario, permette di preservare la struttura dell’edificio da danneggiamenti anche gravi. Affidarsi a imprese certificate, impiegare materiali di buona qualità sono le premesse per la buona durata in efficienza dell’impianto; tuttavia, non bisogna dimenticare l’importanza di una buona manutenzione a garanzia di un funzionamento regolare.
Nella ristrutturazione o costruzione di una casa, dopo essersi cimentati con la distribuzione degli spazi e quindi il collocamento dei tramezzi, l’aver stabilito quale funzione attribuire ai vari ambienti, occorre dedicarsi alla parte tecnica degli impianti d’idraulica, di condizionamento ed elettrica.
Gli ambienti che richiedono maggior riguardo sono il bagno e la cucina poiché assolvono gran parte delle funzioni quotidiane, sono quelli che servono di più gli utenti e pertanto devono essere in prima richiesta efficienti oltre che visivamente belli.
L’impianto termico è il sistema integrato di componenti attraverso il quale si può regolare la temperatura interna degli ambienti.
In senso lato, per impianto termico si intende sia la componente dedicata a fornire calore durante il periodo invernale (cioè l’impianto termico in senso stretto), sia la componente dedicata a sottrarre calore durante il periodo estivo con il caldo. La componente dedicata al raffrescamento estivo è indicata, generalmente, come “impianto di condizionamento”.
L’apporto di calorie e/o frigorie all’ambiente servito può avvenire attraverso numerosi sistemi e componenti che si differenziano sia per le modalità di generazione, sia per il sistema di vettoriamento (ovvero come le calorie/frigorie sono trasferite dal generatore al componente di cessione), o per la modalità con cui avviene il trasferimento di calore (conduzione, convezione o irraggiamento).
Per quanto concerne gli impianti termici intesi nell’accezione comune del termine (impianto dedicato al solo riscaldamento invernale), è possibile classificarli come segue:
- funzionamento continuo, intermittente, discontinuo: a seconda che l’impianto funzioni ininterrottamente tutti i giorni del periodo invernale oppure sia prevista una interruzione durante alcune ore prestabilite del giorno oppure funzioni in maniera irregolare (cioè con cicli di accensione e spegnimento programmati);
- centrale o autonomo: a seconda che esista un’unica caldaia che provveda al riscaldamento centralizzato di un intero edificio oppure ogni unità immobiliare sia dotata di una propria caldaia gestita in maniera autonoma;
- diretto o indiretto: a seconda che gli elementi riscaldanti siano inseriti nell’ambiente da riscaldare o siano esterni ad esso;
- a bassa, media o alta pressione: a seconda dell’entità della pressione durante la fase di espansione del ciclo termodinamico;
- ad un tubo o a due tubi;
- a circolazione naturale o a circolazione forzata: a seconda che la circolazione dell’acqua nelle tubazioni dell’impianto avvenga per effetto della differenza di peso specifico dell’acqua stessa nelle tubazioni di mandata e di ritorno oppure avvenga a mezzo di una pompa;
- ad acqua, a vapore o ad aria: in relazione al fluido termovettore in circolo nelle tubazioni.
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