Il “fouling biologico”, o “sporcamento biologico”, è la conseguenza della presenza e della crescita di organismi viventi all’interno di sistemi che prevedono l’uso e lo stoccaggio di acqua aerata, come per esempio i circuiti di raffreddamento e di umidificazione.
Il “fouling biologico” può essere di due tipi: micro e macro biologico. Il primo è causato da microrganismi come alghe, funghi e batteri; il secondo, principalmente da organismi invertebrati quali mitili, molluschi, ecc. La temperatura e il pH di un’acqua di raffreddamento costituiscono l’ambiente ideale per la crescita microbiologica.
Le sostanze organiche e i sali inorganici e contenuti nell’acqua rappresentano un ottimo nutrimento per i microrganismi interessati, così come la presenza di ossigeno e di luce solare, fattori che favoriscono il loro sviluppo. Tale sporcamento crea perdite di flusso negli impianti, sia per lo spazio che occupa (blocco fisico), sia perché genera irregolarità nei profili delle tubazioni e quindi perdite di carico.
Il “fouling microbiologico” inquinante è per il 90% e oltre costituito da acqua ed è sottilissimo, quasi invisibile, dunque difficile da individuare e rimuovere. Inoltre favorisce rapidamente i processi di corrosione e molto spesso, per la presenza concomitante di batteri, produce anche muffe e funghi, che si presentano come masse limacciose di viscosità e colore variabili, e possono dare luogo a fenomeni di putrefazione e degradazione.
Il “fouling macrobiologico” è ancor più difficile da controllare: i molluschi proliferano spesso negli scambiatori di calore, generano processi degenerativi e impediscono il funzionamento degli impianti stessi.